Impressioni d'uso
La Razer Blackwidow Tournamet Edition è caratterizzata dalla presenza di Cherry MX Blue, si tratta di switch di tipo tattile con ancora mobile all'interno, la loro caratteristica inconfondibile è la presenza di un click durante la corsa. Questo rende ancor più rumorosa la tastiera rispetto ad altre dotate di differenti switch meccanici.
Il feedback è decisamente buono e risulta molto piacevole durante l'utilizzo della piccola Blackwidow, non è inoltre dissimile da quello che caratterizza i Cherry MX Brown.
I Cherry MX Blue hanno però per loro natura un piccolo inconveniente. A causa della loro struttura interna può capitare che a seguito di due input molto veloci su un tasto lo switch ne riesca a generare "elettricamente" solo uno.
Questo sicuramente allarmerà i gamer, ed in effetti è un limite reale di questa tastiera. In realtà tuttavia, il secondo input sembra non esser impartito solo in una particolare condizione, ovvero quando il tasto viene ri-premuto prima che il suo rilascio sia completato (ovvero prima che sia tornato in posizione normale di riposo).
Cosa implica tutto questo? Semplicemente che siamo di fronte a un limite che può minare la godibilità della tastiera a seconda delle abitudini dell'utente, a seconda se di solito si rilascia completamente il tasto o meno. Troviamo abbastanza improbabile l'ipotesi che il Cap riesca a tornare in posizione di riposo e venir ripremuto prima che il corpo interno sia nuovamente pronto per il secondo click, almeno noi durante i test non siamo riusciti a riprodurre il difetto in queste circostanze.
Fatta questa precisazione, rimane comunque emblematico l'uso di questi switch in un prodotto da gaming, probabilmente sarebbe stato meglio puntare solamente sui Brown. A livello di comfort, la Razer Blackwidow Tournament Edition riesce ad essere comunque confortevole, nonostante l'assenza di un poggia polsi e allo spessore non particolarmente contenuto. Il feedback sempre piacevole dei tasti meccanici impreziosisce l'esperienza d'uso (difficilmente si torna indietro dopo una l'uso di una tastiera meccanica) mentre in gaming le capacità di Antighosting possono fare la differenza.
Buona la possibilità di registrare macro al volo, anche se meno personalizzabili rispetto a quanto si può ottenere via SW, la creazione delle macro è inoltre decisamente intuitiva.
L'assenza del tastierino numerico, infine, non impone alcun limite soprattutto in ambito ludico.